La messa

di orso tosco

L’esile truffa del bianco del cielo
sorprende, ancora una volta, gli ortaggi
sul tavolo della cucina, mentre cantano
la canzone dei topi.

Domenica, soffice albume
d’occhi sparpagliato senza colpa
nella meteorologia delle ore appartate,
hai tutte le colpe, tutte.

E con quanta tenerezza i passanti furiosi
ti negano, baciandosi gli occhi stanchi
in una giovinezza qualsiasi

Violini lerci di croste di carta dappertutto,
sul canale, nel buio delle spalle, nelle rime
della pioggia e sopra le manovre del cuoio,
come schiuma, schiuma di dita, schiuma
che canta la canzone dei topi persi nel
mare.